La terapia del sale, haloterapia è l’assorbimento di particelle saline attraverso l’esposizione a microclimi quali spiagge in località di mare (idrohaloterapia), grotte salmastre e miniere di sale (speleoterapia) o altri microclimi simili naturali o realizzati artificialmente, con vari metodi in locali confinati, nell’intento di ottenere un beneficio per la salute umana.
Tutti i mari della terra, in concentrazioni variabili contengono una serie di sali minerali e altri elementi indispensabili per la vita e utili per la salute umana. Le onde che si infrangono sulle rive di tutti i grandi mari originano una brezza sottilissima, ricca di questi oligoelementi, che viene definita comunemente salsedine marina. Le particolari caratteristiche del micro-clima di una miniera di sale includono temperatura stabile dell’aria, l’umidità e la mancanza di sostanze inquinanti nell’aria, come pollini, ed è univoco per ogni miniera.
In profondità la pressione dell’aria è anche significativamente maggiore del suolo che è stato trovato a beneficiare chi soffre di malattie respiratorie in studi condotti presso il Mar Morto, che è sotto il livello del mare.
I giacimenti naturali di salgemma minerale sono derivati da antichi laghi e mari evaporati e contengono cloruro di sodio principalmente, includendo anche concentrazioni variabili di altri sali minerali come calcio e magnesio, manganese e solfati aventi proprietà più o meno benefiche, a seconda della fonte d’origine.
I popoli che storicamente hanno vissuto intorno alle rive del Mar Mediterraneo ci hanno lasciato innumerevoli segni della presenza di stazioni balneari nate a scopo terapeutico.
Ma anche negli altri continenti, popolazioni del tutto diverse tra loro hanno giovato delle ricchezze che il mare riesce a donare.
Nelle aree del pianeta molto interne e lontane dai mari, altri metodi hanno consentito di preservare il benessere e la salute.
Ci sono registrazioni di un miglioramento della respirazione dei minatori in epoca romana e medievale.
Il Dr Feliks Boczkowski studiando gli effetti curativi di bagni in acqua salata, scrisse nel 1843 che i minatori operanti nelle miniere di Wieliczka non soffrivano di malattie polmonari e il suo successore istituì un centro benessere sulla base di queste osservazioni.
L’uso moderno di questa terapia iniziò in Germania, quando il dottor Karl Hermann Spannagel notò il miglioramento della salute dei suoi pazienti dopo che si erano nascosti nella grotta carsica Kluterthöhle per sfuggire ai pesanti bombardamenti.
È oggi praticato in luoghi come Bystrianska in Slovacchia, Solotvyno in Ucraina e Wieliczka in Polonia (vicino a Cracovia: sede della più lunga galleria di sale d’Europa, a 226 metri di profondità, che ospita un sanatorio).
Una seduta in una grotta di sale equivale a tre giorni di aria di mare.
Gli halogeneratori o micronizzatore di sale sono macchine altamente sviluppate che schiacciano e macinano il salgemma in particelle di dimensioni micrometriche a secco, ionizzano le particelle e le rilasciano in aria.
Particelle di sale di dimensioni 0,1-2,5 micrometri sono in grado di sfuggire alle difese naturali delle vie aeree superiori e di viaggiare in profondità nei polmoni al livello degli alveoli.
Viene tipicamente utilizzato in una piccola stanza con pavimento e pareti rivestite di salgemma.
Salgemma: MINER Cloruro di sodio cristallino naturale, incolore, che forma vasti giacimenti minerari per lenta evaporazione delle acque di antichi mari e laghi salati, utilizzato per haloterapia, largamente usato anche come sale da cucina e fondamentale materia prima per l’industria chimica.
Priva di inquinamento, l’aria di mare, è ricca di sali, come iodio, calcio, cloruro di sodio, che il corpo assimila non solo con la respirazione, ma anche attraverso la pelle, libera dagli indumenti. A tutto vantaggio della rigenerazione cellulare, e quindi, del turgore dei tessuti.
L’ideale è fare lunghe passeggiate sulla battigia, soprattutto quando il mare è un po’ agitato o in prossimità delle scogliere dove la concentrazione di questi sali è maggiore.
Le ore migliori per godere dell’aria di mare sono le prime del mattino e al tramonto. Mentre si cammina poi si può approfittare per fare qualche esercizio respiratorio, ad esempio inspirando lentamente riempendo d’aria prima l’addome e poi il petto. Trattenere il fiato qualche secondo e poi espirare, svuotando completamente entrambi e flettendo leggermente le ginocchia.
Molto utile anche il trekking tra gli alberi, dove la carica elettrica dell’aria è neutra o negativa, e va a bilanciare, con le sue virtù calmanti, quella positiva della spiaggia.